La formazione come missione

il valore educativo, culturale e di sviluppo

Formazione o Alta Formazione?

Nella società attuale adottare la prospettiva del lifelong learning significa valorizzare la formazione come dispositivo per avversare la disoccupazione e la precarietà lavorativa, per migliorare le possibilità professionali e, parimenti, favorire la partecipazione attiva di ogni persona all’economia. In linea con le indicazioni europee l’università, accanto ai due obiettivi fondamentali della formazione e della ricerca, con la cosiddetta Terza Missione. Tra la Strategia di Lisbona e la Strategia Europa 2020, la terza missione ha contribuito a migliorare la qualità della vita della comunità umana. Non si può negare l'esistenza di alcuni nodi critici in ordine all’Alta formazione in una società dei diseguali con peculiare riferimento all’importanza di diffondere la conoscenza e le scoperte scientifiche e contribuire al miglioramento sociale, culturale ed economico della società. La sfida educativa della terza missione, nella complessità sociale e culturale, si deve misurare con la crescente disuguaglianza economica affinché la conoscenza sia realmente occasione di inclusione e sviluppo individuale e territoriale.[1]

Il formatore, nel linguaggio pedagogico e aziendale, è colui il quale prepara le persone a svolgere un’attività, una professione o ad affrontare un cambiamento significativo nel loro modo di operare. È un docente che si muove in ambiti molto diversi tra loro: dalle agenzie formative alle strutture aziendali, dalle società di formazione a quelle di consulenza. Raggiunge il suo scopo, è di successo, si dice, se è in grado di centrare l’obiettivo: coinvolgere e promuovere un interesse attivo da parte di chi ascolta. Ma non è un’infallibile enciclopedia ambulante o un esoterico alchimista, dispensatore di ricette già pronte o, peggio ancora, un venale imbonitore e simulatore disposto ad assecondare le direttive del committente pur di sbarcare il lunario. Il "Formatore", quello con la lettera maiuscola, ha una grossa responsabilità o, se vogliamo, una missione molto nobile: creare valore dalle persone, promuovendo il pieno sviluppo del potenziale umano, sia che tratti temi di management o aggiornamento normativo, sia che si rivolga a giovani laureati alla ricerca di un primo impiego o ad adulti con una loro posizione lavorativa perché già da tempo inseriti in un’organizzazione aziendale.[2]

bibliografia/sitografia
  • [1] Alessandra Vischi, "Terza missione dell’università tra Alta formazione e società dei diseguali. Alcune questioni critiche", Pedagogia PIU' didattica, 2017.
  • [2] Luigi Adamuccio, "Fare il formatore è una ‘vocazione’ o una ‘missione’? La formazione manageriale come strumento di cambiamento.", assoetica, https://assoetica.it/fare-il-formatore-e-una-vocazione-o-una-missione-la-formazione-manageriale-come-strumento-di-cambiamento/, 2015.
  • Terza Missione per la formazione

    Archivio dell'attività di formazione sotto l'egida della Terza Missione da UniMe/BIOMORF.

    Organizzazione e partecipazione a convegni, congressi, seminari, workshop, webinar e simili come Terza Missione UniMe/BIOMORF.

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    Pubblicazioni su riviste non scientifiche, giornali, quotidiani, etc. come Formazione per la Terza Missione UniMe/BIOMORF.

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