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Gli RNA non codificanti: da materiale genetico “spazzatura” a potenziale materiale genetico terapeutico
Messina Medica 2.0 - 27/02/2023
Per decenni i biologi hanno attribuito al DNA e alle proteine i ruoli più attivi nella cellula mentre all’RNA, sebbene indubbiamente importante, è stata attribuita una funzione di supporto. Oggi, invece, la visione, ormai semplicistica, del dogma centrale della biologia molecolare, che mette al centro del percorso dell’informazione genetica il DNA e attribuisce all’RNA un ruolo di intermediario passivo, è destinata sempre più ad essere messa in discussione. La prima scoperta che ha ribaltato effettivamente il ruolo dell’RNA risale al 1986, quando il premio Nobel Thomas Cech ha dimostrato che esistono RNA, e non solo proteine, dotati di attività catalitica. La seconda grande rivoluzione è avvenuta nel 1993, grazie a uno studio sul verme Caenorhabditis elegans che ha messo in luce la presenza di piccoli RNA, chiamati lin4, in grado di bloccare la funzione di geni essenziali per lo sviluppo dell’animale.
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(Relatori BIOMORF coinvolti: Prof. Salvatore Campo, Dott.ssa Angela Avenoso)