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I vaccini ai tempi del COVID
Webinar - 19/12/2022
La vaccinazione ha radici storiche lontane risalenti ai primi anni dell’Ottocento, con la diffusione della vaccinazione contro il vaiolo. I medici avevano infatti notato che con la protezione del singolo era possibile evitare la diffusione di un’epidemia nella collettività ma avevano anche capito che al fine di ottenere questo risultato, era necessario avere un’adesione massiccia. L’introduzione della vaccinazione suscitava, oltre agli entusiasmi, anche profonde resistenze. I dati clinici hanno dimostrato che i vaccini assicurano un'efficace protezione dalla malattia e dai suoi sintomi gravi, mentre nella maggior parte dei casi resta da quantificare l'efficacia nel prevenire l'infezione e la possibilità di trasmissione a terzi. In base a queste caratteristiche, i vaccini approvati rientrano in via precauzionale nella definizione di "leaky vaccine".
Per vaccino anti COVID-19 si intende un gruppo di vaccini in grado di fornire l'immunità acquisita contro la malattia COVID-19, causata dal virus SARS-CoV-2. Con l’esplodere della pandemia di COVID-19 iniziata nel 2019, lo sviluppo di questi vaccini è diventato l'obiettivo cardine di un vasto sforzo scientifico a livello mondiale. Prima della pandemia da COVID-19, un vaccino per una malattia infettiva non era mai stato prodotto in meno di diversi anni e non esisteva alcun vaccino per prevenire un'infezione da coronavirus negli esseri umani. Tanto è stato fatto in questi ultimi due anni vaccinando un numeroso numero di persone ma tanto ancora si può fare!
Nell'approfondimento il link verso il filmato integrale della riunione.
(Relatori BIOMORF coinvolti: Prof. Raffaele Squeri, Dr.ssa Ioselita Giunta)